Una “ret” che unisce agricoltori, cuochi e vignaioli: il Premio Francesco Arrigoni 2022 va
ad Emiliana Bertoli, agricoltrice in Pontoglio (BS) per aver reso possibile, con Vittorio
Fusari, la rinascita dell’antico salume di Franciacorta
Villa d’Adda, 3 maggio 2022 – Con una cerimonia svolta finalmente in presenza, il Comitato
Francesco Arrigoni ha assegnato ieri il premio in memoria del grande giornalista e critico
gastronomico. Nella decima edizione, l’iniziativa promossa da familiari, amici e colleghi di
Francesco è tornata in uno dei territori da lui più amati, la Franciacorta, esattamente ad
Erbusco (BS), ospite del Consorzio che riunisce aziende vitivinicole e vignaioli.
Attribuito annualmente a un’iniziativa nel settore agricolo, alimentare o dell’accoglienza
contraddistinta da forte valenza etica, il Premio Francesco Arrigoni è andato, nel 2022,
all’agricoltrice bresciana Emiliana Bertoli di Pontoglio, per aver contribuito alla riscoperta della
“ret”, antico salume franciacortino pressoché scomparso con l’estinzione dell’agricoltura
contadina tradizionale di cui è figlio. La ret è un insaccato di grandi dimensioni, fatto di sola
carne di coscia suina, macinato a punta di coltello, impastato con salvia, scorza di limone, aglio,
noce moscata e vino di Franciacorta, insaccato in budello bovino, legato a mano e sottoposto a
lunga stagionatura.
Si tratta di un riconoscimento che dà valore alle “competenze diffuse” legate al piccolo
allevamento e alla lavorazione del maiale che Arrigoni apprezzava e che ha spesso raccontato
nei suoi articoli per le maggiori testate italiane, ma è anche un modo per ricordare un amico
prezioso del Comitato, Vittorio Fusari, l’eclettico cuoco filosofo di Iseo, mancato
prematuramente nel 2020, mentore di Emiliana e artefice del progetto “ret”.
«Siamo davvero felici di tornare a ricordare Francesco in presenza, attribuendo pubblicamente il
premio a lui dedicato e dando voce a una realtà agricola e alimentare di eccellenza particolarmente
vicina alla sua sensibilità» dichiara Antonella Colleoni, moglie di Francesco Arrigoni e Presidente
del Comitato. «Questa decima edizione ha assunto, inoltre, un valore particolare per la scelta del
Consorzio Franciacorta di inaugurare contestualmente la sala della sua sede a lui dedicata e
presentare il libro “Franciacorta, ieri oggi domani” di Elio Ghisalberti con testi di Francesco».
«Se la Franciacorta è tra le Denominazioni italiane più note e apprezzate lo si deve certamente al
lavoro dei suoi Produttori ma anche all’attenzione e al sostegno che le hanno riservato due figure
chiave della critica enologica, Luigi Veronelli e il suo allievo Francesco Arrigoni. Per questo il Consorzio
che presiedo ha intitolato a ciascuno di essi una sala nella sua sede di Erbusco. Quale occasione
migliore del Premio per inaugurare quella dedicata a Francesco e per presentare il libro di Elio
Ghisalberti che riprende una sua storica pubblicazione?» afferma Silvano Brescianini, presidente
del Consorzio Franciacorta.
Con la cerimonia in presenza è tornata un’altra gradita consuetudine del Comitato: la cena di
raccolta fondi affidata a una grande firma della cucina italiana. Quest’anno è stato Philippe
Léveillé, chef del ristorante due Stelle Michelin Miramonti L’Altro di Concesio (BS), a proporre
alcuni “capolavori del gusto” presso l’Accademia Symposium, luogo di grande suggestione in
cui si formano nuove generazioni del settore agroalimentare e turistico.
Premio Francesco Arrigoni 2022 | Emiliana Bertoli
Azienda Agricola Emiliana Bertoli
Via L. Pirandello, 60 – Pontoglio BS
La motivazione
Praticare un’agricoltura sensibile all’ambiente, alla biodiversità, al benessere animale e attenta
alle relazioni sociali è sempre una scelta difficile e impegnativa, ma farlo in un contesto votato
al modello produttivo agroindustriale richiede coraggio e determinazione ancora maggiori.
In un fazzoletto di terra nella pianura bresciana, lasciatole dal fratello scomparso
prematuramente, Emiliana – abbandonata la professione di sarta – ha iniziato a coltivare piccoli
frutti e mais per dedicarsi, poi, a quei grani antichi che il padre osteggiava perché poco
produttivi ma di cui la nonna aveva affezionata memoria. Nella piccola azienda hanno, poi,
trovato posto galline, conigli e manzette e presto il progetto di Emiliana ha incontrato il
sostegno concreto di spiriti affini: il marito Giuseppe Giavarini, bancario convertito
all’agricoltura, ma anche artigiani e cuochi sensibili, su tutti l’amico e mentore Vittorio Fusari.
Dai maiali di Emiliana e dal sapere gastronomico di Vittorio è nato il progetto “ret” per il
recupero dell’antico, omonimo salume.
Nella decima edizione, il Premio Francesco Arrigoni va a Emiliana Bertoli per il coraggio, la
sensibilità e l’intelligenza con cui promuove, nell’intensiva pianura bresciana, un modello di
agricoltura etico e gustoso.